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Pubblicazione: 03 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 03 aprile 2017

"L’espressività dello spazio" nelle opere di Pietro de Laurentiis


Tra i cosiddetti “tesori nascosti” (seppure sotto gli occhi di tutti), l’INPS può annoverare nel suo patrimonio artistico un vero e proprio ciclo di opere scultoree, realizzate nel decennio ’60-’70 da Pietro De Laurentiis (pdf 1.249KB). Le opere, commissionate per le sedi centrali e territoriali dell’Istituto, restituiscono uno spaccato del panorama artistico di quegli anni, e sono un’opportunità unica per far luce su un maestro del Novecento per anni dimenticato e solo recentemente tornato alla ribalta attraverso alcuni eventi artistici a livello nazionale e internazionale (Mostre inaugurali MAXXI e Maison Fendi nel Palazzo Civiltà italiana di Roma Eur).

"Una Madonna del XIII secolo ad Arezzo - Restaurare per conoscere (pdf 11.290KB)"


La Madonna con Bambino è un raro dipinto di proprietà dell’INPS. L’opera fa parte del patrimonio artistico del Collegio di Santa Caterina ed è stata portata alla luce attraverso un lungo lavoro di restauro curato dal laboratorio del Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna, che ha coinvolto anche il Laboratorio Scientifico della Soprintendenza di Venezia e l’Università di Perugia. Il dipinto, che raffigura una classica Theotokos Odigitria (Madre di Dio che indica la via), era infatti nascosto sotto la superficie di una pittura votiva di analogo soggetto sovraimposta nel secolo XIX. Il Volume dà conto delle sofisticate fasi di restauro e dell’intensa collaborazione tra istituzioni che hanno consentito di restituire ai cittadini un’opera di notevole valore artistico.

"Un tesoro svelato"


Volume unico, edito nel 2005, attraverso il quale l’Istituto per la prima volta pubblica una scelta significativa di quadri e sculture del proprio patrimonio artistico. Il panorama delle opere documentate copre sia l’arte moderna (a partire dall’acquisizione della collezione Sciarra) sia l’arte contemporanea con un ampio spazio riservato alle incisioni. L’opera, corredata da accurate note di commento e bibliografiche, è disponibile presso la Biblioteca Centrale dell’INPS.

Architettura e città - "Il palazzo dell’EUR e il nuovo volto di Roma moderna"

Volume I - Collana “L’Inps e l’arte”

Primo volume della collana "L’Inps e l’arte", edito nel dicembre 2009 con testi in italiano e inglese, dedicato al Palazzo dell’ EUR e alle opere in esso custodite. L’opera prende le mosse da un’analisi del contesto storico-culturale nel quale viene realizzato il progetto architettonico dei palazzi gemelli dell’INPS e dell’INA all’EUR e passa in rassegna i profili degli artisti del Novecento, autori delle opere che arricchiscono il palazzo. Una prima tessera del composito mosaico che costituisce la grande raccolta d’arte di proprietà dell’Istituto. Il volume, corredato delle schede descrittive delle opere d’arte, è consultabile presso la Biblioteca dell’INPS.

Architettura e città - "Il palazzo di Piacentini a Milano"

Volume II - Collana “L’Inps e l’arte”

Il secondo volume della collana "L’Inps e l’arte", edito nel dicembre 2011 con testi in italiano e inglese, è dedicato al Palazzo di Piazza Missori a Milano, commissionato dall’INPS all’architetto Marcello Piacentini. Divenuto sede INPS nel 1931 (data dell’inaugurazione) e ancora oggi sede di riferimento per tanti milanesi, questo edificio rappresenta la prima esperienza costruttiva dell’Istituto nel Novecento, di poco precedente l’esperienza di edificazione del complesso romano di Piazza Augusto Imperatore. Oltre ad evidenziare l’interesse dell’INPS a commissionare edifici pubblici nell’ambito di importanti cambiamenti strutturali che Milano e altre città vivevano in quegli anni, questa pubblicazione illustra le scelte stilistiche dell’architetto Piacentini che concepì il progetto di questo palazzo in un’idea unica e coerente, non solo come architettura funzionale ma anche come luogo da decorare, da arredare e da arricchire di bellezza con il contributo dei migliori artigiani e artisti dell’epoca. Il volume, corredato delle schede descrittive delle opere d’arte, è consultabile presso la Biblioteca dell’INPS.

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